sabato 14 febbraio 2009

Doppio tempo
di Lorenza Pellegrini
Doppio tempo (Battei editore, 2006), è il primo romanzo che ho scritto.
E’ una storia singolare, che spiazza spesso il lettore con effetti a sorpresa, riferimenti nascosti e citazioni proprie del genere fantastico. La protagonista, in via del tutto inaspettata, si trova infatti catapultata in una situazione dai risvolti inverosimili e imprevedibili. Quello che, nelle intenzioni, avrebbe dovuto essere un viaggio in memoria e nella memoria di una cara amica scomparsa, si trasforma, via via che la trama si disvela, in un’avventura nel tempo vissuta in panni non propri. Un vero e proprio ritorno al passato, per certi aspetti inquietante, per altri molto piacevole, pur nello straniamento di vicende che hanno dell’incredibile e che corrono sempre sul filo del tempo e dello sdoppiamento. La storia è, tra le altre cose, anche una lunga riflessione sui temi della vita e una piacevole avventura nel mondo dell’adolescenza, una specie di viaggio iniziatico volto a recuperare, con gli occhi del futuro, le irripetibili esperienze tipiche dell’età. E così, ecco che troviamo un gruppo di spensierati adolescenti alle prese con la scuola, le gite, le grandi amicizie, il divertimento, le feste, i primi amori, l’affrancamento dal mondo degli adulti. Tutto questo in un contesto che è quello “reale” dell’Italia, nel periodo di tempo a cavallo tra la fine degli anni ’70 e i primi anni ’80, cui fanno da colonna sonora le canzoni più gettonate dell’epoca. La vicenda è ambientata nella splendida zona costiera tra Grado, Monfalcone e Trieste, dove mare e bellezza, indissolubilmente uniti, incantano sguardo e cuore. Non è però bene svelare di più, per non rovinare il piacere della lettura. Solo un’annotazione finale: Doppio tempo – e il titolo lo lascia presagire – è un romanzo che invita a una doppia lettura. La prima, e non potrebbe essere diversamente, “per la curiosità di vedere come va a finire la storia”, la seconda per scoprire gli artifici e i meccanismi che stanno alla base di essa, ispirati dalla lettura di testi di maestri quali Todorov, Hoffmann e Potocki.

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